Lettera mensile n.5
Novembre: Mese della  Fondazione Rotary


Cari Amici ed Amiche

Innanzitutto benvenuto al nuovo Club Modena-L.A. Muratori che ha ricevuto la Carta il 28 settembre scorso.

Novembre: mese della Rotary Foundation. Si dice sempre che la R.F. è il braccio operativo, il fiore all’occhiello del Rotary tutto nei confronti della Società civile, delle organizzazioni umanitarie, dell’ONU e del mondo intero. Quest’anno, poi, particolare impegno deve porsi verso  l’obbiettivo della eradicazione della Polio (secondo l’impegno del Rotary  verso la OMS), oltre al consueto apporto  verso il Fondo Annuale Programmi, il Fondo Permanente, l’invio di materiale umanitario (Conoscere per servire-Brams). Un pullulare di ferventi iniziative ha caratterizzato la risposta come sempre generosa ed il grande impegno dei Club verso le finalità della R.F.: a) dalle riunioni  ippiche, ai rallies , alle manifestazioni teatrali, alle sfilate di moda, alle vendite per beneficienza ...;  b) molti  Club poi sostituiscono  alcune conviviali con riunioni presso amici, altri devolvono l’importo dell’omaggio natalizio alle opere R.F.; c) forse la cosa più gratificante del peregrinare da governatore è  la profonda gioia che suscita in ogni assemblea il profilarsi di una nuova idea, di un nuovo possibile coinvolgimento che renda il raggiungimento degli obbiettivi più sicuro.

Eppure, se andiamo a valutare in quale settore la conoscenza di molti soci rotariani e rotaractiani è più scarsa, questo è sicuramente la R.F.. Essa appare talora come una  enorme macchina burocratica, sempre bisognosa di contributi di cui non si conosce la destinazione finale. Non è raro trovare, infatti, fra le buone azioni dei Club Rotary,  Rotaract o di singoli Soci, contribuzioni per opere in aiuto di bisognosi in Italia e nel terzo mondo elargite direttamente senza passare attraverso la  R.F.. Tutto ciò è sicuramente apprezzabile e meritevole di grande encomio. Permettete, tuttavia, talune piccole precisazioni: 1) il bilancio della R.F. e la sua gestione parsimoniosa testimoniano una oculatezza nella gestione del denaro affidato che non sempre si riscontra in altre sedi; 2) l’apparente macchinosità del procedere della R.F. è assai spesso frutto della osssessiva volontà di testimoniare l’utilizzo del denaro previsto con una sicurezza  derivante da controlli e testimonianze inoppugnabili; 3) ed infine, agire attraverso la R.F. permette di far comparire il nostro operato fra le attività della R.F. in campo internazionale. Per  una migliore integrazione ed informazione si è parlato nel SIPE di ampliare il più possibile la conoscenza della R.F. da parte dei soci tutti programmando più riunioni sui temi che la caratterizzano  (esempio  i 5 minuti della R.F.  accanto ai 5 minuti del Presidente all’inizio delle conviviali). Per una migliore conoscenza delle pratiche necessarie si è creato un ufficio di consulenza quale sottocommissione R.F., presieduto da Bruno Ghigi, come descritto nell’organigramma. Tutto ciò per non disperdere alcuna energia indispensabile ai nostri scopi verso i quali siamo chiamati ad agire con successo. Questo è il momento in cui tutti i soci possono e debbono dare un contributo di tempo, di idee, di lavoro... Diceva il P.P.Int. Devlin “Create la consapevolezza, passate all’azione”.